mercoledì 9 maggio 2012

ASPETTANDO LA CIRILLA


Ti sei accorta del grande viaggio che stavi per intraprendere solo guardandoti allo specchio quella sera, e ti sei seduta un attimo, il respiro che mancava, la sudarella sulla fronte, ma poi tutto si è dissolto in uno splendido sorriso che ha illuminato tutta la tua faccia.
L'aspettavi, più di ogni altra cosa al mondo, più della convivenza, del matrimonio, più di tutto, il tuo unico obiettivo, il tuo unico “dubbio” di tutta la tua vita era quello, la paura di non riuscire a farcela.
Ed era l'unica cosa che non avresti potuto sopportare, l'unica che avrebbe distrutto la tua voglia di vivere e lottare...tu non potevi non...non era pensabile nemmeno nei tuoi peggiori incubi.
Ma poi quella mattina è stato scioccante...si, cazzo, ce l'avevate fatta, o forse no, mha, chissà!
Ed non vedevi l'ora che tornasse a casa per dirgli “ma secondo te, ce l'abbiamo fatta?”
Ma poi quando ne avete davvero avuto la certezza, ti sei persa fra le sue braccia, e ridendo e guardandovi negli occhi, avete capito che da quel momento eravate una famiglia!
Improvvisamente avresti voluto già sapere tutto, essere sicura e certa della sua salute, della sua vita, del suo “crescere” e ritrovarti già lì con la cosa già fatta e belle pronta, fra le tue mani, fra le tue braccia!
E invece no, ci sono voluti nove lunghi mesi e avvenimenti da affrontare prima di arrivare alla fine dell'inizio di questo viaggio che non finirà mai.
Quando...distesa su quel lettino in una stanza piccola e in penombra che guardavi, che guardavate, con le dita incrociate, quel piccolo schermo in bianco e nero e in un attimo, eccola qua, l'avete vista per la prima volta, quasi impossibile da pensare, da concepire, erano passate solo poche settimane eppure era già lei, aveva già un piccolo abbozzo di testina, di braccia, di gambe e si muoveva in maniera impressionante.
E poi eccolo...tum...tum..tum...veloce, chiaro, deciso, il suo cuoricino batteva forte forte e te... te sei rimasta lì, a ridere nervosamente con i tuoi occhioni invasi dalle lacrime di gioia, il suono più bello della tua vita, l'attimo che non dimenticherai mai!
Quando...non vedevi l'ora che si vedesse, per dirlo, per sentirti parte di quel mondo che fino a quel momento avevi solo sentito raccontare, e che desideravi ardentemente vivere.
Ed ogni mattina ti fermavi di fronte a quello specchio e scrutavi il tuo profilo cambiare in ogni dettaglio, ogni giorno sempre più pronunciato, ogni giorno quel piccolo pancino rotondo faceva capolino sempre di più!
Quando...l'hai sentita per la prima volta.... inizialmente pensavi di esserti sbagliata, ma poi hai capito che era lei, si proprio lei, ed allora tutto è cambiato! Sentirla muovere, mentre faceva le capriole, mentre si faceva spazio, mentre aveva il singhiozzo, sentirla in ogni momento della tua giornata e tutte le volte, ad ogni calcetto, gomitata, testata, sentire quell'impressionante sensazione, un attimo impercettibile per tutto il resto del mondo ma incredibile per te, per voi.
Quando...la sera prendevi la mano di lui e nel silenzio della vostra camera l'appoggiavi sulla tua pancia e insieme ascoltavate i suoi movimenti, e lui si avvicinava e le parlava piano; attimi irripetibili in tutta la vita, attimi in cui voi tre, solo voi tre vivevate la vostra storia, scrivevate la vostra storia.
Quando...i un batter di ciglia ti sei ritrovata all'ultima ecografia di routine senza nemmeno accorgertene, e la notte ti assalivano mille dubbi, il parto, la curiosità di vederla dal vivo, l'emozione di prenderla per la prima volta in braccio ed appoggiarla sul tuo seno, guardare i suoi occhi profondi e...quanti pensieri...quante emozioni...quante paure...
Quando...ti sei ritrovata con le contrazioni, e andare in ospedale, e poi la sala travaglio e poi
.hai trascorso le 24 ore più lunghe e dolorose della tua vita, incredibilmente inesperta, impaurita, agitata e tremendamente decisa ad andare fino in fondo a costo di tutto.
E dopo urli e parole che non pensavi nemmeno di sapere, un morso sulla mano di tuo marito (che è stato un uomo meraviglioso e fantastico), un dolore inspiegabile....la tua voce è stata sopraffatta da un pianto squillante e disperato....era lei...l'hai vista e l'unica cosa che hai pensato è stata “c'è l'ho fatta grazie a Dio”
Quando... ancora distesa sul lettino della sala travaglio, frastornata e stanca come non mai, hai cominciato a mettere a fuoco la sua piccola figurina cicciotta, adesso, che era lì fra le braccia forti di suo padre, la vedi guardarlo con aria curiosa e indecisa, lei che ancora non vi conosce bene, ma sembra già che sappia chi siete; lei che da oggi, da questo istante comincia a vivere, comincia il suo viaggio in questo mondo.

Figlia mia, è tua madre che ti scrive, da quel giorno sono passati circa 8 mesi, e ogni mattina, ogni momento, ringrazio Dio per il regalo immenso che ci ha fatto.
Non esiste niente al mondo che valga quanto diventare madre, non esiste niente di più importante che metterti al mondo, credimi, lo scoprirai quando crescerai.
Ogni giorno per te è un passo avanti per la tua crescita,cominci a guardarti intorno con i tuoi occhioni, cominci a ascoltare le nostre voci dolci che ti raccontano tante cose, cominci a toccare con le tue manine paffutelle e riconosci le persone che ti sono più vicine ammaliandoli con i tuoi sorrisi stupendi.
Cominci a far parte attiva di questo mondo, che non è proprio proprio bello bello come te lo raccontiamo adesso, non sarà facile e, come adesso, ogni giorno dovrai lottare per imparare e rimetterti in piedi nel miglior modo possibile, delle volte scivolerai da qualche parte, altre batterai una sonora culata in terra, ma per quanto mi sarà possibile cercherò sempre di metterti abbastanza cuscini per attutire il colpo!
E per tutte quelle volte che tutto questo non basterà, ricordati sempre che ci saranno sempre le mie braccia pronte a consolarti, la mia spalla per piangere, i miei baci per far “sparire” magicamente la bua.
Non preoccupartene adesso, cirillina mia, il mondo non è all'altezza dei nostri sogni e non potrà mai esserlo, ma questo non deve, non può scoraggiarti, anzi, deve spronarti a fare sempre meglio, a costruire sempre di più, a lottare sempre di più per il tuo bene, per il nostro bene!
E ogni volta che ti sentirai stanca e delusa pensa a tutto ciò che hai e mai a quello che vorresti avere!!!

Ti voglio bene, e credimi con il cuore, scriverlo non è abbastanza per descriverti cosa significa!

Un bacio, la mamma.