mercoledì 9 maggio 2012

ASPETTANDO LA CIRILLA


Ti sei accorta del grande viaggio che stavi per intraprendere solo guardandoti allo specchio quella sera, e ti sei seduta un attimo, il respiro che mancava, la sudarella sulla fronte, ma poi tutto si è dissolto in uno splendido sorriso che ha illuminato tutta la tua faccia.
L'aspettavi, più di ogni altra cosa al mondo, più della convivenza, del matrimonio, più di tutto, il tuo unico obiettivo, il tuo unico “dubbio” di tutta la tua vita era quello, la paura di non riuscire a farcela.
Ed era l'unica cosa che non avresti potuto sopportare, l'unica che avrebbe distrutto la tua voglia di vivere e lottare...tu non potevi non...non era pensabile nemmeno nei tuoi peggiori incubi.
Ma poi quella mattina è stato scioccante...si, cazzo, ce l'avevate fatta, o forse no, mha, chissà!
Ed non vedevi l'ora che tornasse a casa per dirgli “ma secondo te, ce l'abbiamo fatta?”
Ma poi quando ne avete davvero avuto la certezza, ti sei persa fra le sue braccia, e ridendo e guardandovi negli occhi, avete capito che da quel momento eravate una famiglia!
Improvvisamente avresti voluto già sapere tutto, essere sicura e certa della sua salute, della sua vita, del suo “crescere” e ritrovarti già lì con la cosa già fatta e belle pronta, fra le tue mani, fra le tue braccia!
E invece no, ci sono voluti nove lunghi mesi e avvenimenti da affrontare prima di arrivare alla fine dell'inizio di questo viaggio che non finirà mai.
Quando...distesa su quel lettino in una stanza piccola e in penombra che guardavi, che guardavate, con le dita incrociate, quel piccolo schermo in bianco e nero e in un attimo, eccola qua, l'avete vista per la prima volta, quasi impossibile da pensare, da concepire, erano passate solo poche settimane eppure era già lei, aveva già un piccolo abbozzo di testina, di braccia, di gambe e si muoveva in maniera impressionante.
E poi eccolo...tum...tum..tum...veloce, chiaro, deciso, il suo cuoricino batteva forte forte e te... te sei rimasta lì, a ridere nervosamente con i tuoi occhioni invasi dalle lacrime di gioia, il suono più bello della tua vita, l'attimo che non dimenticherai mai!
Quando...non vedevi l'ora che si vedesse, per dirlo, per sentirti parte di quel mondo che fino a quel momento avevi solo sentito raccontare, e che desideravi ardentemente vivere.
Ed ogni mattina ti fermavi di fronte a quello specchio e scrutavi il tuo profilo cambiare in ogni dettaglio, ogni giorno sempre più pronunciato, ogni giorno quel piccolo pancino rotondo faceva capolino sempre di più!
Quando...l'hai sentita per la prima volta.... inizialmente pensavi di esserti sbagliata, ma poi hai capito che era lei, si proprio lei, ed allora tutto è cambiato! Sentirla muovere, mentre faceva le capriole, mentre si faceva spazio, mentre aveva il singhiozzo, sentirla in ogni momento della tua giornata e tutte le volte, ad ogni calcetto, gomitata, testata, sentire quell'impressionante sensazione, un attimo impercettibile per tutto il resto del mondo ma incredibile per te, per voi.
Quando...la sera prendevi la mano di lui e nel silenzio della vostra camera l'appoggiavi sulla tua pancia e insieme ascoltavate i suoi movimenti, e lui si avvicinava e le parlava piano; attimi irripetibili in tutta la vita, attimi in cui voi tre, solo voi tre vivevate la vostra storia, scrivevate la vostra storia.
Quando...i un batter di ciglia ti sei ritrovata all'ultima ecografia di routine senza nemmeno accorgertene, e la notte ti assalivano mille dubbi, il parto, la curiosità di vederla dal vivo, l'emozione di prenderla per la prima volta in braccio ed appoggiarla sul tuo seno, guardare i suoi occhi profondi e...quanti pensieri...quante emozioni...quante paure...
Quando...ti sei ritrovata con le contrazioni, e andare in ospedale, e poi la sala travaglio e poi
.hai trascorso le 24 ore più lunghe e dolorose della tua vita, incredibilmente inesperta, impaurita, agitata e tremendamente decisa ad andare fino in fondo a costo di tutto.
E dopo urli e parole che non pensavi nemmeno di sapere, un morso sulla mano di tuo marito (che è stato un uomo meraviglioso e fantastico), un dolore inspiegabile....la tua voce è stata sopraffatta da un pianto squillante e disperato....era lei...l'hai vista e l'unica cosa che hai pensato è stata “c'è l'ho fatta grazie a Dio”
Quando... ancora distesa sul lettino della sala travaglio, frastornata e stanca come non mai, hai cominciato a mettere a fuoco la sua piccola figurina cicciotta, adesso, che era lì fra le braccia forti di suo padre, la vedi guardarlo con aria curiosa e indecisa, lei che ancora non vi conosce bene, ma sembra già che sappia chi siete; lei che da oggi, da questo istante comincia a vivere, comincia il suo viaggio in questo mondo.

Figlia mia, è tua madre che ti scrive, da quel giorno sono passati circa 8 mesi, e ogni mattina, ogni momento, ringrazio Dio per il regalo immenso che ci ha fatto.
Non esiste niente al mondo che valga quanto diventare madre, non esiste niente di più importante che metterti al mondo, credimi, lo scoprirai quando crescerai.
Ogni giorno per te è un passo avanti per la tua crescita,cominci a guardarti intorno con i tuoi occhioni, cominci a ascoltare le nostre voci dolci che ti raccontano tante cose, cominci a toccare con le tue manine paffutelle e riconosci le persone che ti sono più vicine ammaliandoli con i tuoi sorrisi stupendi.
Cominci a far parte attiva di questo mondo, che non è proprio proprio bello bello come te lo raccontiamo adesso, non sarà facile e, come adesso, ogni giorno dovrai lottare per imparare e rimetterti in piedi nel miglior modo possibile, delle volte scivolerai da qualche parte, altre batterai una sonora culata in terra, ma per quanto mi sarà possibile cercherò sempre di metterti abbastanza cuscini per attutire il colpo!
E per tutte quelle volte che tutto questo non basterà, ricordati sempre che ci saranno sempre le mie braccia pronte a consolarti, la mia spalla per piangere, i miei baci per far “sparire” magicamente la bua.
Non preoccupartene adesso, cirillina mia, il mondo non è all'altezza dei nostri sogni e non potrà mai esserlo, ma questo non deve, non può scoraggiarti, anzi, deve spronarti a fare sempre meglio, a costruire sempre di più, a lottare sempre di più per il tuo bene, per il nostro bene!
E ogni volta che ti sentirai stanca e delusa pensa a tutto ciò che hai e mai a quello che vorresti avere!!!

Ti voglio bene, e credimi con il cuore, scriverlo non è abbastanza per descriverti cosa significa!

Un bacio, la mamma.

mercoledì 24 novembre 2010

...MI SONO VISTA....

E' una serata fresca stasera, una di quelle serate che non sembrano nemmeno di Agosto inoltrato, una di quelle serate in cui entra una leggera brezzettina dalla finestra, un silenzio quasi surreale dal condominio e dalla città quasi deserta, una cicala in lontananza prova a ricordarci che è estate, un ticchettio di pioggia batte sulla tendina, ed un piccolo leggero rumore... le mie mani che dopo tanto tempo battono veloci sulla tastiera. Ogni sera prima di addormentami faccio un pensiero sulla mia giornata, analizzando i pro e i contro di quello che mi è successo, gratificandomi o mortificandomi con me stessa per quella cosa che ho fatto o che dovevo affrontare ma non ho affrontato, pensando e fantasticando sulla mia vita e su quello che è stato e su quello che verrà, poi mi rendo conto la maggior parte delle volte di avere tanto, forse alcune volte anche di più di quello che avevo desiderato e allora dentro di me sono assalita da una soddisfazione immensa. In fondo nella vita ci sono cose a cui diamo più peso, alcune cose a cui volente o dolente teniamo in modo particolare, la mia in assoluto senza pensarci nemmeno un attimo è la famiglia. Sono sempre stata una di quelle ragazze un po' particolari, considerando la mia generazione, una di quelle ragazze che preferiscono incontrare l'amore della loro vita e costruire il nido d'amore, invece di andare a ballare mezza nuda su un palco e ritrovarsi a vomitare ubriaca in un parcheggio con uno sconosciuto, per me anche a 14 anni la cosa essenziale era la famiglia. Certo con gli anni il concetto è mutato, anch'io ho avuto dei momenti di defajance dove avrei ucciso chiunque avesse minato la mia voglia di essere indipendente, ma sono sempre rimasta con una corda ben salda a chi in quel momento, stava solo proteggendomi dagli adulti irreparabili errori di un'adolescente ribelle. Ed in un attimo mi sono vista così... con mio marito mano per la mano per la strada che camminiamo discutendo per il nome di un figlio o figlia che sia, mi sono vista nel letto addormentandomi abbracciata all'uomo che amo con tutto il mio cuore mentre fuori piove, mi sono vista, con un bellissimo vestito bianco, camminare a fianco di mio marito, nel giorno più bello della mia vita, e indossare un anello che, con la benedizione di Dio, ci unirà per sempre. mi sono vista indaffarata, stanca ma carica di energia a preparare le ultime cose dell'ultimo momento, mi sono vista seduta ad un tavolo di cucina mentre con mio padre e mia madre discutiamo delle strade del nostro futuro, mi sono vista a ridere con mio padre e mia madre a perdifiato bagnandosi i piedi in una piscina, mi sono vista seduta su una sdraio in mezzo a genitori e marito mentre sotto un cielo stellato apriamo una bottiglia di spumante mi sono vista seduta su un divano a ragionare e a ridere con mia nonna dei tempi passati, o passare un pomeriggio in ospedale massaggiandole una gamba appena operata, mi sono vista anche per un attimo lì, momenti di qualche anno fa, al tramonto, tra il sole affievolito che filtra tra i pini marini, con un passo lento sorreggo mio nonno con il bastone, che nonostante il grande infame scherzo della malattia, riusciva a emozionasi ed emoziarmi per un fiore sbocciato in giornata, mi sono vista commuovermi quando, nonostante le ore passate in un corridoio senza finestre e con un caldo infernale, i miei occhi hanno scorso quella piccola teca con dentro il più piccolo bambino mai visto in vita mia prima, mi sono vista in un abbraccio di un cognato che voleva dire molto più di mille parole, mi sono vista mentre, imbarazzata come non mai, cerco di spiegare ad un bambino di 7 anni come nascono i bambini, e tanto emozionata, quando prima di andare a dormire, quel piccoletto ti appare alla porta di camera e con una vocina che scioglierebbe anche un iceberg, buttandoti le braccia al collo,ti dice di volerti tanto bene mi sono vista ad una tavolata piena di tante cose buone, preparate con cura e dedizione, che rido, che ridiamo con i miei suoceri, che parliamo, che magiamo, che viviamo il momento della “brace” di San Giovanni come un evento di fama mondiale. Mi sono vista mentre con un solo sguardo capisco lo stato d'animo delle persone che amo e con un piccolo gesto mi ricordano ogni giorno quanto sia importante per loro, quando mi chiedo il loro parere sul da farsi, quando mi rendono partecipe dei loro sentimenti ed emozioni, quando senti che ti sono riconoscenti e fiduciosi verso di te, e insieme, ognuno a modo suo, ognuno al proprio posto, viviamo la nostra unica grande giostra della vita. E tutto questo, per qualcuno non sarà niente, qualcuno riderà delle mie sensazioni, delle mie “fotografie” di una vita “normale”, del mio tremendo e testardo modo di preservare questi attimi nella mia mente, nel mio cuore, ma non importa, anzi, sono contenta, perchè la mia giostra, il mio mondo, queste cose che sono dentro di me, niente e nessuno potrà mai né scalfirle, né distruggerle, ed è questa la cosa essenziale, nella nostra piccola umile giostra di campagna non puoi pagare il biglietto e fare un giro...i posti comunque sia, sono occupati per sempre.

lunedì 2 novembre 2009

...il mio sogno...

Dovevo, non potevo non scrivere qualcosa su tutto quello che ci è accaduto nella mia, della nostra vita.

Ad oggi sembra ancora tutto un sogno nella mia testolina, ancora non ho realmente realizzato tutto quello che è successo e sono ancora frastornata dal turbinio di tutto questo meraviglioso evento.

Ed eccolo qua, il giorno più bello della mia vita, alzata presto per controllare che tutto quello che doveva essere fatto, fosse stato fatto, l'ultima spazzatina fuori alle 6.30 del mattino e poi doccia e inizio trucco, da sola davanti allo specchio, e mi ritrovo difronte allo specchio che mi guardo, e sinceramente mi salgono le lacrime agli occhi....o mio Dio, mi sto per sposare, mi sto per sposare...MI STO PER SPOSAREEE!

Ed un attimo dopo in camera ci sono, fotografo, i miei genitori, la nonna, mia sucera, la parrucchiera e chi mi dice una cosa, e chi mi aggiusta quello e chi quell'altro...e tutti continuano a ripetermi...stai calma, respira...stai calma va tutto bene!

Ed io dentro di me sto scoppiando, non riesco nemmeno a respirare....

E guardo mio padre che ha gli occhi un po' lucidi, e guardo mia madre che mi sorride contenta e guardo mia nonna che piange e poi guardo il mio testimone che si blocca sulla porta appena mi vede quasi sconvolto, e poi mi abbraccia piano per paura di sciupare qualcosa....

E poi esco, scendo quelle scale di casa mia scese migliaia e migliaia di volte, ma questa volta è diverso, molto diverso, e mi ritrovo fuori, che splendita giornata, un bel sole, niente vento e tutti che per un attimo mi guardano e rincominciano subito dopo a darsi da fare per sistemare i tavoli per il pranzo.

Ed esco dal cancello e per la strada tutti mi chiamano....ecco la sposa....ecco la sposa sento dire...

e salgo in macchina con mio padre e lui, che non trova neanche la marcia per partire...ed io che non faccio altro che ripetergli...”babbo, babbo mi sto per sposare!!”

Ed arrivati di fronte alla chiesa trovo tanta di quella gente che nemmeno mi aspettavo, e ci sono persone che mi chiamano da tutte le parti e di continuo scatti di macchine fotografiche....e poi piano piano la piazzetta si svuota, le persone entrano in chiesa e dopo un attimo mi ritrovo lì all'entrata della mia piccola chiesina, con cento e passa persone che mi guardano, che ci guardano.

Stingo forte il braccio di mio padre, e sento che quel preciso momento me lo ricorderò per il resto della mia vita, e posso sentire l'emozione dal suo braccio forte che mi sostiene entrando e ancora di più posso immaginare la sua emozione accompagnandomi all'altare e camminiamo e l'unica cosa che cerco è il suo sguardo, lui, che mi aspetta all'altare e che mi fa l'occhiolino e guardo solo lui, e nient'altro! E mi rendo conto di quanto sia meraviglioso, di quando lo ami, di quando desidero passare la mia vita con lui e di quando il nostro amore sia stato forte e immenso fino ad oggi, di quante cose piccole e grandi che siano state, abbiamo affrontato insieme, e di quanta voglia abbiamo di affrontare il resto della nostra vita insieme.

Legati comunque da qualcosa di indistruttibile ufficialmente e non!

E quando arrivo lì tutto si calma, faccio un sospiro e comincio nuovamente a respirare, piano, piano, e gli stringo la mano e sento che quello è tutto quello che siamo stati, siamo oggi e saremo domani, insieme, in un cammino impervio e pieno di ostacoli da saltare, insieme, con lo stesso passo, ma forti e testardi, per sorreggerci l'uno con l'altro in ogni momento.

E la cerimonia procede nel modo migliore, il prete che parla, ed io che alzo lo sguardo e sento che lì con noi ci sono le persone che amiamo di più, e percepisco anche le presenze di alcuni che fisicamente non c'erano, non potevano esserci, ma erano lì, che mi, ci guardavano dall'alto e si commuovevano con noi, che ci hanno aiutato, che ci hanno assistito, che ci hanno protetto, che ci stanno proteggendo!

Tutto quello che c'è stato dopo è stato un susseguirsi di baci, abbracci, parole, foto, riso tirato e mettiti in posa, e il bacio e il velo e poi la macchina e i saluti e i complimenti e gli sguardi ...

Appena arrivata a casa dopo le foto, ci aspettavano tutti, e mi guardo intorno, e mi accorgo del meraviglioso lavoro che abbiamo fatto e hanno fatto, e tutta la fatica e il sudore e le ore sotto sole per preparare tutto, per far si che tutto fosse perfetto ed impeccabile come lo è stato, mi sembrano niente!

E la soddisfazione dentro e negli occhi di chi con me, con noi ha fatto tutto quanto, mi riempie il cuore in modo immenso.

E parlo e scherzo con tutti, e naturalemente non mangio niente, e saluto e chiacchero e ripeto il tour del viaggio di nozze milioni di volte e arranco con il vestito e poi mi siedo, poi mi rialzo e le ore passano inevitabilmente troppo veloci per gustarmi a pieno tutte le persone con cui avrei voluto parlare!

E mi ritrovo lì, con i capelli ancora bagnati, il vestito accomodato attaccato alla vetrinetta a sorseggiare una camomilla calda prima di crollare stanchissima sul divano, con il riso ancora per terra, le valige chiuse e quell'anello meraviglioso all'anulare sinistro con inciso “Cristian 5 settembre 2009”.

Oggi sono io, la Siliana che risulta “coniugata” e “moglie”, la Signora Capitini, ed anche se ancora quando mi sento chiamare signora non mi riconosco affatto, ed anche se sulla crociera quando dicevano “lei e sua moglie” sorridevo, anche se è stato il giorno più stancante della mia vita, posso solo dire che quel giorno mi si è avverato un sogno, il sogno che avevo da quando ero bambina e niente è andato diversamente da come me lo ero immaginato, niente è stato diverso da quello che ho sognato da una vita...immensamente e decisamente perfetto!

E come ultimo non posso altro che ringraziare i'babbo e la mamma e la nonna e anche la Ledy (il cane che è stato con noi sempre), e Spartaco e la Egina e i miei cognati e Sauro e Alfiero e la Marcella e il catering e tante altre persone che hanno reso possibile tutto, che hanno assecondato il mio sogno, che mi hanno capita e ascoltata e che sono stati presenti, che ci hanno creduto con me e hanno faticato per noi, non mi dimenticherò mai tutto quello che hanno fatto, quelli sono stati i veri regali del mio matrimonio ed ho capito tante cose e sono rimasta veramente, ma veramente commossa perchè davvero tutto questo amore, tutto questo “bene” non me lo aspettavo!!! Grazie, grazie davvero, grazie di tutto, GRAZIE!

domenica 19 aprile 2009

...Una piccola parte di me...

Oggi hai provato una sensazione strana quando l'hai guardata bene bene per non dimenticartela e ti sono venute quasi le lacrime agli occhi...chissà come farai a consegnarla nelle mani di quell'uomo grasso e puzzolente di sigaro! Penso che ti metterai a piangere come una bambina che viene privata del suo giocattolo preferito perchè si è rotto e non può più essere aggiustato! Ti vorresti mettere a battere i piedi in terra ed agitare le braccia per dire che non vuoi che le cose abbiano fine, perchè vorresti tutti i ricordi qui, accanto a te, a gustarteli tutte le volte che ne hai voglia, vorresti che tutto si fermasse nel momento in cui, tocca il picco massimo della sua perfezione e rimanesse immobile per sempre! Ok, a parte la piccola bambinetta bastarda, con le treccine dentro di te che si sta dimenando e sbraitando, l'adulta è seduta sul divano, che cerca di capire come mai questa cosa le dia questa sensazione strana di malinconia. "I ricordi molto spesso sono legati agli oggetti e quando te ne devi disfare ti senti un pò svuotata dentro" Momenti di emozione... ...per la prima volta con quel drappo rosso sopra che la ricopriva e la prima guida da sola con la radio a palla per vedere cosa si prova. ... il piede ben piantanto sull'accelleratore per far si che niente ti avrebbe fermato quando attraversavi strade che non ti piacevano affatto, momenti in cui hai accostato perchè qualche stronzo ti aveva fatto cacare a dosso e ti tremavano le gambe, risate a perdifiato con gli amici e lui, viaggi improvvisati e programmati con la bauliera carica ti tutto un pò; e lunghe chiaccherate, delle volte hai avuto anche paura, ma lì dentro tutto sommato ti sei sempre sentita al sicuro, in un modo o nell'altro, telefonate a tutte le ore e di tutti i tipi, sospiri di sollievo, incazzature e infamate tanto anche da rabbrividire da sola, e tirate di mancia da farla scoppiare, freni a mano nel parcheggio quando piove, ma anche disperazione e pianti lunghi e singhiozzanti che facevi quando eri da sola, corse all'ospedale in trepidazione e giratine senza meta alle ore più strane della notte, parcheggi a bischero e quelli fatti con una mano sola e la sigaretta in bocca e scendevi, pigiavi con disinvoltura il bottone della chisura e ti sentivi la donna più ganza sulla faccia della terra; notizie inaspettate e altre tanto sospirate...insomma un piccolo tuo mondo di questi ultimi cinque anni! Ed ora che anche questa parte di te sta arrivando alla conclusione ti rendi ancora più conto di quanto i ricordi per te valgano molto di più di quanto tu pensassi; che un'altra porta del passato si sta chiudendo e che ne stai aprendo un'altra per guardare al futuro. E non hai certo ripensamenti perchè sei grande ed adulta, per capire che tutto ha la sua fine, e non possiamo fare niente per ritardarla, o per far finta che non sia così, meglio abituacisi piano piano e conviverci senza tanti rimpianti e ripensamenti...ma un pò di malinconia resta lo stesso nel tuo cuoricino è stato un regalo importante fatto da una persona importante e non si può dimenticare...non sarà dimenticato...questa è l'unica cosa di cui sei veramente certa!!

mercoledì 7 gennaio 2009

...A TE..

A te che sei l'unica al mondo, l'unica ragione
per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro
quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole
senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro
a te che mi hai trovato all'angolo con i pugni chiusi
con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi c
on gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi,
tu mi hai raccolto come un gatto e mi hai portato con te,
a te io canto una canzone perchè non ho altro,
niente di meglio da offrirti di quello che ho p
rendi il mio tempo e la magia che con un solo salto
ci fa volare dentro all'aria come bollicine
a te che sei semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei giorni miei
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore
a te che io ti ho visto piangere nella mia mano
fragile che potevo ucciderti stringendoti un po'
e poi ti ho visto con la forza di un aeroplano
prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo
a te che mi hai insegnato i sogni e l'arte dell'avventura
a te che credi nel coraggio e anche nella paura
a te che sei la miglior cosa che mi sia successa
a te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa
a te che sei semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei,
a te che sei essenzialmente sei, sostanza dei sogni miei, sostanza dei giorni miei,
a te che non ti piaci mai e sei una meraviglia,
le forze della natura si concentrano in te,
che sei una roccia sei una pianta sei un uragano,
sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
a te che sei l'unica amica che io posso avere l 'unico amore che vorrei se io non ti avessi con me,
a te che mi hai reso la mia vita bella da morire,
che riesci a rendere la fatica un immenso piacere
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore
a te che sei semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei,
e a te che sei semplicemente sei, compagna dei giorni miei, sostanza dei sogni miei.....
Per te piccolo mio!!!

martedì 6 gennaio 2009

Purtroppo mi trovo a scrivere di nuovo qui per qualcosa di triste e inaspettato nella mia vita e come sempre quando mi sento così devo scrivere qualcosa, devo trovare un modo tutto mio per sfogarmi di quello che ho visto, ho percepito in queste giornate infinite. Ogni persona affronta il proprio dolore a modo proprio, ed è veramente impressionante il vedere in quanti modi le persone reagiscono agli avvenimenti tragici della vita. E non importa se non sempre siamo pronti a capire tutte quelle persone che vengono con un sorriso di menefreghismo e stupidaggine a raccontarti quanti problemi abbiano nella loro vita e quanto stanno male e quante cose gli sono successe, non importa se in quel momento l'unica cosa che vorresti fare è quella di metterti ad urlare con tutto il fiato che hai nei polmoni che la vita è ingiusta, non importa perchè tanto non puoi farlo, devi in un modo o nell'altro, in primis essere vicino alle persone che ami (perchè loro si che meritano la tua calma e il tuo appoggio) e in secondo fare la parte del parente che saluta tutti con sorriso forzato e ringrazia per la presenza. Forse questa volta mi sono resa ancora di più conto di quanta falsità e ipocrisia c'è nella gente! Probabilmente perchè quando successe di mio nonno ero così tanto frastornata e stanca che non avrei notato nemmeno il Padre Eterno se fosse venuto, ma questa volta ero lì, infondo a quella chiesa gremita di gente e mi chiedevo una sola cosa: chi veramente sta sentendo nel suo cuore il dolore di questa tragica perdita? Penso che pochi, ma davvero pochi lo stavano sentendo come lo stavo sentendo io, come lo sento io adesso che lei non c'è più! E c'è un sacco di gente lì fuori, appena le porte pesanti di legno massello si sono aperte, ci sono i piccoli nipotini che sballottati da un abbraccio e un bacio hanno gli occhi confusi e non sanno esattamente cosa diavolo stia succedendo, ci sono due figli disperati e confusi che cercano di ringraziare tutti, ci sono due persone importanti che hanno preferito rimanere a casa per il dolore, c'è una nuora che ha gli occhi gonfi per aver pianto da giorni, c'è qualcuno che non si fa notare ma che non si sente bene, ma c'è anche qualcuno che ride, lo sento, c'è qualcuno che sbraita parole insensate per un momento come questo, c'è qualcuno che invece di essere vestito a lutto è vestito come se stesse per andare a ballare, c'è qualcuno che si chiede ancora chi delle sorelle sia morta (senza sapere che l'altra sorella, cioè mia nonna è morta circa 25 anni fa!) e in tutto questo frastuono di voci e confusione ci sono io! Ci sono io, che non sono riuscita a stare in chiesa nemmeno cinque minuti perchè mi mancava l'aria, mi era presa la nausea, ci sono io che in tutta questa storia ancora non ci ho capito un cazzo. Ci sono io che a questo punto mi chiedo davvero quale maledetto destino abbiamo nella vita. Ci sono io che continuo a chiedermi se sia veramente giusto nella vita, fare quello che si deve fare e non quello che vogliamo veramente dal profondo del cuore; se davvero sia giusto lavorare a muso duro, farsi il culo, sopportare ed ingoiare rospi pesanti e sorridere, dare e poi dare anche a quel qualcuno che si sa, non ci aiuterà mai, essere buoni e leali con il prossimo e poi ritrovarsi schiacciato da un autotreno o da un autobus in un giorno di sole e ritrovarsi contuso e irriconoscibile in un letto di ospedale con l'encefalogramma piatto e con qualcuno che ci guarda i piedi perchè dalla faccia non ci riconosce più. Ci sono io, che questa volta forse ho solo più paura, paura del futuro, paura di ricadere in crisi, paura di non saper esattamente darmi una spiegazione per tutto questo. Eppure penso che anche tu avevi il destino già scritto, come lo aveva mia nonna, come lo hanno tutti gli altri miliardi di persone che ogni giorno escono di casa baciando la moglie, il marito, il figlio per andare a fare commissioni stupide e poi a casa non ci ritornano mai più! E nonostante sia cattolica, nonostante creda in Dio, in queste occasioni mi chiedo davvero dove era in quel l'attimo di secondo quando hai attraversato la strada o in quell'attimo di secondo in cui quel camionista bastardo ha fatto manovra. Ci sono io che tutt'oggi non mi rendo ancora conto che sia davvero successo, che quando entrerò di nuovo nella tua casa perfetta e impeccabile ti cercherò con lo sguardo, che quando ripenso a quanto mi sei stata vicina mi prende un'angoscia tale da non saper che fare, per non averti mai ringraziato abbastanza, per non averti potuto dire addio e per non essere riuscita a salutarti per l'ultima volta! Cara Zia, per me sei stata un po' come una seconda nonna, quella nonna che non ho fatto in tempo a conoscere, ma che tutti mi hanno sempre detto era la tua copia spiccicata, (ed è per questo che ogni volta che ti guardavo cercavo di riconoscerla e pensarla con la tua immagine) e non importa affatto se tutta la gente non lo sapeva, se alla fine non lo sapevano nemmeno i miei cugini tutto quello che hai fatto per noi, se la gente non ha capito la mia disperazione di quei giorni, lo sappiamo noi quanto bene ti vogliamo e quanto ti siamo grati per tutto quello che hai fatto per noi e per tutti quanti. Avevi un cuore grande, tanto che a quest'ora qualche piccola parte di te sta vivendo dentro qualcun altro, perchè anche adesso, qualcuno ha beneficiato del tuo amore immenso, si, avevi proprio un cuore grande, ma davvero grande!! Un forte abbraccio e mi raccomando proteggici da lassù!

giovedì 26 giugno 2008

Qualche pensiero qua e là...

Penso che mi spetta un piccolo e breve bilancino di metà anno, e quindi eccomi, pronta distesa sul divano, sigarettina e i titoli di coda sullo schermo della tv di un film che non so nemmeno come si intitola. Non voglio fare come il mio solito fare programmi sul futuro tanto so che non tutto andrà come avevo programmato e quindi penso solo a quello che è successo fino a questo preciso istante e cioè circa le 23.00 di un martedì come tanti. Insomma sono una donna che convive da più di un mese con il suo ragazzo nella loro casina, lavoro, faccio da mangiare, stiro,faccio la lavatrice, la spesa e cerco di conciliare una giornata piena di corse da una parte all'altra di Sesto con le piccole soddisfazioni e momenti (anche se pochi) di relax giornaliero. Come adesso, mi sono messa qui e ho deciso di scrivere un pezzetto di me. Già, in questi mesi la mia prospettiva è cambiata, come posso riuscire a descriverlo? non so, so solo che vedo le cose in modo diverso. Ho capito cosa significa portare avanti una neo famiglia e soprattutto l'organizzazione di fare tutto nei piccoli sprazzi di tempo che rimane a dispozione partendo la mattina alle 8.00 per tornare la sera alle 7.00, ho capito che ci sono sentimenti ed emozioni che non cambiano con gli anni,anzi si rafforzano! ho capito che anche se abito per conto mio non c'è niente di più bello che tornare a casa e riscoprire la mia cameretta come l'avevo lasciata, ho capito che niente e nessuno può farmi smettere di amare la mia famiglia e i miei genitori (e come dice sempre mia madre e mio padre "noi ci siamo e ci saremo sempre!), ho capito che molte volte è meglio sorridere che incazzarci sulle cose, ho capito che sono fortunata ma così tanto che non me immaginavo nemmeno, ho capito che anche se quel qualcuno oggi non c'è più mi segue passo passo nella mia vita ed è lassù a proteggermi non ad infastidirmi, ho capito anche che ci sono persone che anche se solo con un sorriso ti fanno iniziare meglio la giornata, ho capito che deve essere davvero qualcosa di unico lo scoprire di diventare presto in tre e di avere un esserino che sta crescendo dentro, ho capito che ci sono persone che come noi si divertono bevendo qualcosa seduti su una panchina e non girovagando tutta la notte senza meta, ho scoperto che è bello confrontarsi con qualcuno che ha vissuto come te determinate esperienze di vita, ho scoperto che il sorriso di un bambino di prima mattina mi rende la giornata più piacevole, ho scoperto che ci sono momenti che non ti scorderai mai, che non c'è cosa più bella che svegliarsi vicino a lui quando non va a lavoro presto e coccolarsi anche se ancora non è sorto il sole! Che vivere insieme ogni giorno, non è facile, ma l'entusiamo, la voglia di fare, l'incoraggiamento reciproco, il convivere giornaliero con la persona che ami sono emozioni uniche e inspiegabili. E soprattutto ho capito una cosa molto importante, le persone le conosci veramente a fondo solo quando ci convivi ogni giorno, in ogni momento, ed è una scoperta meravigliosa renderci conto che ci amiamo ancora di più proprio perchè impariamo a conoscerci veramente in tutto e per tutto! Ho capito che è meglio qualche volta passare da bischeri che litigare con gli altri, e ho capito che molte volte le persone ti sorprendono, in modo inaspettato e deciso, nella maggior parte dei casi pensi di poterci contare ciecamente su quel qualcuno e poi ti accorgi che in realtà non sai a quando risalga l'ultima telefonata fatta e in altre, per fortuna, ti rendi conto che c'è ancora qualcuno che, anche se non ci pensavi affatto, ti ha aiutato senza interessi, senza niente in cambio solo perchè si fida di te ed è una brava persona. E tutto questo oggi mi ha fatto capire che dovremmo smetterla di preoccuparci tanto di come siamo, di come la viviamo questa nostra vita, che noi siamo noi, e non importa se la maggior parte delle persone non riesce a capire le nostre scelte, il nostro essere così all'antica, il nostro volerci creare una vita e una famiglia anche se siamo molto giovani rispetto alle tempistiche di oggi. Non mi importa più il pensare che in determinate scelte noi siamo stati più avanti di altri, che abbiamo voluto nel bene e nel male affrontare una vita insieme, con tutto quello che ne viene fuori. Le scelte devono essere rispettate in tutto e per tutto, e non giudicate! Delle volte penso a come può cambiare la vita da un giorno ad un'altro alle scelte difficili che questa ti pone di fronte aspettando una scelta veloce e delle volte anche azzardata, e se va bene ringrazi il padre eterno per averti aiutato in un modo o nell'altro a prendere la strada migliore e se va male, immagazzini il colpo e lo tieni ben presente per la prossima volta. Penso che scegliere non sia mai facile, ogni volta porta con se compromessi (come dice sempre mio padre), che vanno in un modo o nell'altro accettati almeno che non siano troppo grossi, ma la maggior parte delle volte dobbiamo solo abituarci al cambiamento e mettercela tutta. Sono alle soglie del mio ventitresimo compleanno e se mi guardo indietro ce ne tanta di storia da raccontare, tante esperienze da ricordare, qualche cicatrice, qualche lacrima in momenti tristi, ma ci sono anche risate sotto un portico a perdifiato, abbracci e baci calorosi, soddisfazioni e buone notizie inaspettate, ed anche se queste cose hanno immancabilmente segnato il mio volto e il mio fisico non più quattordicenne, mi fanno sentire viva e piena di energia per il futuro qualunque sia il disegno per la mia vita! So solo che la maggior parte delle scelte importanti della mia vita non le rimpiango, si certo, se tornassi indietro qualcosa cambierei, ma sono contenta di come sono andate le cose fino ad oggi! E devo un enorme ringraziamento a tutti quelli che hanno creduto in me e nelle mie capacità, la mia famiglia e lui con la sua, e mi rendo conto che senza di loro forse oggi non sarei arrivata da nessuna parte. Niente progetti per il futuro...solo speranza che tutto o almeno in parte, vada per il meglio! Grazie e buonanotte Siliana