martedì 30 ottobre 2007

LA RABBIA E L'ORGOGLIO

(forse è troppo intitolarlo così, ma si addice bene a quello che sento in questo momento!) E' un bel pò di giorni che non mi siedo qui e che scrivo, cavolo e pensare che anni fa le parole mi venivano di getto, così, su un foglio di carta accartocciato da qualche parte e con un lapis spuntato scrivevo quelle cose che quando le leggi ti fanno riflettere e quando, poi le rileggi nel tempo, capisci la tua grande voglia di comunicare, di sfogarti, quel magone che avevi dentro e che con semplici ma efficaci parole riuscivi a buttar fuori. Oggi no, oggi non ci riesco più! Ma ci provo almeno stasera ci provo! Perchè almeno prima scrivendo tutte quelle cose alla rinfusa riuscivo a sfogarmi, a rilassare e a buttare fuori tutto quello che sentivo in quel momento dentro di me, dentro la mia testa e il mio cuore. Sarà che crescendo poi sai che non puoi scrivere proprio tutto e che molte volte è meglio lasciar perdere nelle cose che fossilizzarci sopra con un sacco di discorsi. Pensavo... pensavo che sono strana in questo periodo, in realtà nella mia testolina vorrei fare miliardi di cose, ma che poi alla fine non ne faccio nemmeno una, pensavo che è strano ritrovarsi qui, a notte inoltrata a cercare di tirare fuori un pò di me stessa, pensavo che in questo periodo in effetti non riesco a tirare fuori quello che ho dentro nemmeno con le persone che amo e che mi chiedono come mi sento o cosa sento. Siceramente? non lo so nemmeno io. E' come se adesso fossi un pò più spettatrice che protagonista della mia vita, è come se le giornate passasero senza che mi renda conto che stanno passando, che le sto vivendo! Non so se poi sia normale ma è come se non vivessi a pieno la mia vita. Fino ad oggi non mi era mai capitato di sentirmi così, come diceva quella canzone "sul filo di un rasoio", un filo sottile sottile che però è forte come non mai. Mi sento un pò di qua e un pò di la ma non in un punto ben preciso della mia vita. Aspetto che qualcosa succeda che ci sia una svolta in un modo o nell'altro perchè questa volta veramente non so dove andare, cosa fare, se lasciarmi andare da quella o dall'altra parte. L'unica cosa certa è che sono in movimento che sto andando e che sto facendo qualcosa. Generalmente sono stata sempre travolta dagli avvenimenti, tanto da essere sempre molto decisa su quello che volevo e su come lo volevo. perchè forse il mio miglior pregio o difetto è l'impulsività. Prendevo una decisione sul momento e via, tutto il dopo era solo affrontare le conseguenze della decisione presa, giusta o sbagliata che sia stata. Oggi mi sento solo un tantino confusa. Non voglio dare colpe a nessuno ultimamente sono stata veramente ingestibile, davvero e me ne rendo conto; tanto che in questi giorni sto facendo tutto il possibile e inimmaginabile per darmi una calmata e mi pare che ci stia riuscendo. Ma comunque sia mi rendo conto che agli occhi degli altri io sono diversa da come sono realmente e che le persone che mi conoscono davvero si contano appena sulle dita di una mano. Non so se in realtà sia un bene o un male. Prima ho sempre cercato di farmi conoscere dagli altri perchè ho sempre pensato che se la gente mi conoscesse abbastanza, imparerebbe a capire anche i momenti in cui uno a bisogno anche solo di fare due chiacchere o di qualche parola di conforto. Con il passare degli anni e con i rapporti con gli altri ho capito che per me questa cosa era ed è praticamente impossibile. Forse agli occhi degli altri io sono troppo dura, e come dice sempre Cristian "quando uno ti conosce per la prima volta generalemente sei una che sta sulle palle" perchè sono riservata, perchè non mi piacciono le troppe confidenze. Io sto nel mio, tu stai nel tuo. Ok, è vero sto sulle mie, ma poi quando uno impara a conoscermi dovrebbe capire che non sono così. Insomma tutto queste parole per dire che ci sono rimasta male per l'atteggiamento di qualcuno che non ha capito, per quel qualcuno che non mi ha dato una parola di conforto che anzi, non mi ha assolutamente mai chiesto nè fatto niente per aiutarmi in un momento particolare della mia vita. Forse sto solo crollando dopo svariati mesi di tensione e agitazione, forse è solo questo... Forse qualche volta vorrei solo essere anch'io aiutata a fare qualcosa, aiutata con una pacca sulla spalla, con un "Coraggio!", con un "ti vedo stanca" o cose del genere, con un mi sono accorto che c'è qualcosa che non va. Ma allora le cose sono due, o sono io che sono un fenomeno a nascondere quello che sento realmente o sono gli altri che non si accorgono di un cazzo! Mi dispiace ma ci sono cose che proprio non mi vanno giù, ci sono cose che non dimentico, che non dimenticherò quando ci sarà bisogno di me, del mio conforto, perchè prima o poi capita a tutti... Rabbia, si, rabbia vera e propria, ma anche tanto orgoglio e la consapevolezza fiera e sincera dentro di me, che non sono io che ho sbagliato, no, io con la mia coscenza sono serena...e forse questa si che è la cosa più importante nella vita... I rapporti con le persone sono un pò come un vaso di cristallo, fallo a pezzi una volta e non riuscirai mai a rimettere insieme tutti i pezzi come erano esattamente, ci sarà sempre qualcosa che hai perso o che non hai rincollato nel modo giusto. Il vaso si è rotto...ora i pezzi non tocca a me ricercarli, io la colla l'ho già messa troppe volte.

domenica 7 ottobre 2007

Un vecchio ma giusto detto di un grande sestese... Se guadagni 8 e spendi 9 d'inverno tutt'ammolli quando piove.... Se guadagni 9 e spendi 8 d'inverno quando piove tu stai a letto!!!!

Pensando a te...

Sono passati diversi giorni da quando ci hai lasciato e fino ad oggi non sono riuscita a scrivere abbastanza da poter completare un intenso ma breve discorso. Stasera però sono qui davanti al computer e ho riletto un pò qualcosa che avevo scritto qualche giorno fa, e ho pensato che ti meriti queste mie parole, ti meriti che ti ricordi in qualche modo. E' passato del tempo, e immancabilmente è finito qualcosa per noi, ti sei spento piano piano lasciandoci anche per quest'ultima volta il tempo di capire e riuscire in qualche modo ad affrontare cosa stava succendendo. Dopo che tutto il male ti aveva logorato abbastanza da renderti pelle ed ossa, e praticamente da rendere la tua vitalità e il tuo spirito di tutto fare praticamente inesistenti, ci hai concesso un ultimo saluto e ci hai lasciato. Gli ultimi giorni passati insieme non sono stati certamente facili, siamo stati sempre lì con te a contare inesorabilmente le ore, i minuti e i secondi prima che tu ci lasciassi, delle volte sembravamo quasi avvoltoi, ma noi volevamo solo essere con te fino all'ultimo, fino al tuo ultimo respiro e c'eravamo, tutti quanti, non ti abbiamo lasciato mai!! Ricordo perfettamente il tuo respiro così regolare mentre dormivi e ricordo ancora di più le tue mani che mi stringevano forte. Ci manchi, anche se io non è che voglia parlare molto di te con gli altri, forse perchè so che non verrai mai ricordato come in realtà eri; non voglio che la gente faccia un monte di discorsi a cavolo, odio queste cose! E anche tu le odiavi, odiavi la falsità della gente, odiavi le bugie, odiavi tutto quello che si dice nelle circostanze, perchè sapevi, che una volta detto quello che c'era da dire la gente si gira dall'altra parte e se ne sbatte altamente di te e dei tuoi problemi! Vorrei riuscire a non dimenticare niente di te, e vorrei poterti ricordare sempre con il tuo grande cappello, la sigaretta in bocca, in giardino, nella tua casa, nella tua fabbrica. Alcuni ricordi purtroppo andranno persi con il tempo, ma sono sicura che tutte le volte che mi guarderò intorno ci saranno tutte le cose a ricordarmi di te, a ricordarti come tu sicuramente vorrai essere ricordato. Ma infondo non te ne andrai mai del tutto, rimarrai sempre qui, nei nostri cuori, impresso in queste mura che traboccano e parlano di te, della tua infinita esperienza, delle tue continue discussioni, del tuo vedere al di là di tutto, del tuo modo di essere così duro e autorevole, ma pieno di risorse e forte come nessuno mai, del tuo essere schietto e sincero in ogni momento, davvero, delle volte anche da ferire le persone che ti erano vicine. E ora che sei qui in altra forma, sento ancora la tua presenza, so che ci controllerai da lassù, che seduto sulla poltrona fumandoti una Diana ti arrabbierai perchè tante cose non riusciremo a farle come vorresti, difficile accontentarti noo? Impareremo vedrai... Devo essere sincera, mi sento strana, sento che manca qualcosa in tutto questo, che mi e ci manchi da morire, ma allo stesso tempo cerco in tutti modi di andare avanti e di non pensarci troppo, di pensare che ora stai sicuramente meglio dei tuoi ultimi giorni, e penso che tu non avresti voluto stare un giorno di più in un letto, inerme agli eventi. Lo so, lo so, ma mi manchi tanto lo stesso!!!! Ultimamente non riesco a ricordare altro che gli ultimi giorni e non prima quando stavi bene, eppure sono stati pochi i mesi della malattia, ed io cerco continuamente di sforzarmi in tutti i modi per ricordarti come eri solo un anno fa; sono sicura che ci riuscirò prima o poi. Insomma caro nonno, ho scritto un sacco di cose ma ho l'impressione che non ti hanno reso giustizia come forse avrei o avresti voluto, e mi dispiace, ma ora non riesco a fare molto di più. Una cosa però sono sicura che ti ha fatto piacere, ci sono state tante persone che sono venute a salutarti, e anche se molte lo hanno fatto solo perchè dovevano farlo, altre hanno dimostato veramente tutto il bene che ti volevano, in silenzio, senza tanti discorsi, senza tanti che. Grazie a chi c'era soprattutto ad alcune persone, che non leggeranno mai questa pagina, ma che sento comunque il bisogno di ringraziare. Ti voglio bene, la tua nipotina.